L’UE ha fissato degli obiettivi ambiziosi per diventare un leader mondiale nel campo delle energie rinnovabili. Dal momento che questa è un’industria relativamente giovane, le fonti rinnovabili non sono ancora sfruttate efficientemente quanto lo potranno essere in futuro, con il tempo e l’esperienza. Si compiono comunque passi in avanti nel settore. Per esempio, l’energia eolica offshore sta diventando sempre più competitiva e sta acquisendo importanza come parte della rete elettrica.
Uno dei principali ostacoli all’utilizzo dell’energia eolica offshore è l’elevato costo associato a funzionamento e manutenzione (O&M). I costi per O&M costituiscono una quota considerevole del costo totale di una turbina eolica, spesso ammontando a circa il 30 % del costo totale del suo ciclo di vita. Per promuovere l’energia eolica in Europa, i parchi eolici offshore devono diventare più efficienti, un problema che il progetto ROMEO, finanziato dall’UE, sta affrontando in maniera diretta.
ROMEO sta sviluppando degli strumenti utili che consentiranno agli operatori dei parchi eolici di migliorare i loro processi decisionali e di passare da strategie di manutenzione correttive basate sul calendario a strategie meno costose basate sulle condizioni. I suoi sistemi avanzati di monitoraggio saranno in grado di rilevare avarie chiave nei componenti principali delle turbine eoliche. Vengono sviluppati anche dei modelli per identificare e prevedere le avarie nelle turbine esistenti, riducendo quindi al minimo il tempo fuori servizio. Una piattaforma interoperabile basata sul cloud e sull’Internet delle cose fornirà un sistema analitico avanzato per tali modelli di diagnosi e previsione, per comprendere meglio come si comportano i componenti delle turbine in tempo reale. Gli operatori saranno quindi in grado di massimizzare la durata delle turbine e di ridurre al minimo i costi O&M.
Prove pilota in parchi eolici tedeschi e britannici
La tecnologia appena sviluppata verrà testata il prossimo anno in tre parchi eolici offshore europei. Il sito di prova della fase pilota che si trova nelle acque tedesche del Mar Baltico ha una potenza di 350 MW generata da 70 turbine. I due impianti con sede nel Regno Unito sono un parco eolico con 27 turbine e una capacità di 62 MW al largo della costa dello North Yorkshire e un parco con 108 turbine e una capacità di 714 MW al largo della costa orientale dell’East Anglia, entrambi nel Mare del Nord.
«I modelli e gli strumenti che stiamo sviluppando verranno testati … dalla metà del 2020» ha riferito Cesar Yanes di Iberdrola Renovables Energía il coordinatore del progetto in una
notizia pubblicata nell’ «Offshore Wind Journal». «I progetti pilota dimostreranno quanto successo abbiamo ottenuto e ci consentiranno di testare la tecnologia che monitorerà componenti delle turbine quali ad esempio scatola di trasmissione cuscinetto principale e trasformatore e le fondamenta di una turbina».
Yanes ha aggiunto che mediante il collaudo del loro sistema su differenti parchi eolici con turbine e condizioni ambientali diverse, saranno in grado di dimostrare che la loro tecnologia può essere trasferita ad altri progetti offshore e sulla terraferma. Questo, ha spiegato, «sarà necessario se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo complessivo di ridurre il costo dell’energia eolica. Il nostro scopo è quello di ridurre l’incidenza delle avarie ai componenti e della manutenzione non pianificata, aumentando al contempo l’affidabilità».
ROMEO (Reliable OM decision tools and strategies for high LCoE reduction on Offshore wind) sta sfruttando le competenze ad ampio raggio dei suoi 12 partner di progetto, tra cui ci sono produttori di componenti per turbine, fornitori di servizi, operatori di parchi eolici e leader del mercato delle tecnologie dell’informazione. Si prevede che la fase pilota di ROMEO prosegua fino alla conclusione del progetto nel 2022.
Per maggiori informazioni, consultare:
sito web del progetto ROMEO