Una ricerca pubblicata sulla rivista
«Scientific Reports» suggerisce che passare almeno 120 minuti a settimana in mezzo alla natura migliori la salute e il benessere, sia mentali che fisici. Lo studio si basa su circa 20 000 interviste effettuate in Inghilterra, in merito alle attività svolte in mezzo alla natura nella settimana precedente. I risultati mostrano che le persone che trascorrevano 2 o più ore alla settimana in ambienti naturali come parchi cittadini, zone boschive, parchi nazionali e spiagge hanno riferito di avere una salute migliore e un benessere maggiore rispetto a quelli che non sono usciti affatto.
La soglia chiave sembra essere di almeno 2 ore. Non importa quanto queste persone vivessero vicine a spazi verdi o quanto spesso vi ci recassero, purché trascorressero in tutto almeno 2 ore di tempo all’aperto entro la fine della settimana. Trascorrere solo 60 o 90 minuti in mezzo alla natura non ha fatto registrare un risultato significativo. Peraltro, cinque ore alla settimana immersi nella natura non ha apportato ulteriori benefici per la salute.
Una soluzione naturale per una mente e un corpo sani
«Ciò che ci ha più sorpreso è stata la coerenza di quasi tutti i gruppi che abbiamo osservato: giovani e anziani, uomini e donne, abitanti delle città e delle zone rurali, abitanti di quartieri svantaggiati o ricchi, e forse insieme ancora più importante persone con malattie o disabilità conclamate da tempo», ha dichiarato l’autore principale, il dott. Mathew White dell’Università di Exeter Medical School alla
«CNN». «Temevamo che il nostro effetto fosse solo per le persone più sane che stavano in mezzo alla natura, ma questa scoperta ha suggerito che anche persone affette da malattie che sono riuscite a stare due ore alla settimana in mezzo alla natura sono migliorate».
Questi risultati verranno tradotti globalmente? Il dott. White e il suo team hanno recentemente terminato di raccogliere dati per uno studio simile in 18 paesi: 14 in Europa, Australia, Canada, Hong Kong e Stati Uniti. «I risultati di questo studio dovrebbero essere presto disponibili ma, ovviamente, ci sono anche tutti i paesi relativamente sviluppati, quindi il prossimo grande punto interrogativo è quanto sia rilevante tutto questo per le persone nei paesi in via di sviluppo, specialmente dove la parola «natura» potrebbe celare molte più minacce alla salute e al benessere», spiega. «In sintesi, in questa fase siamo cauti nell’eccessiva generalizzazione di questi risultati specifici per l’Inghilterra a livello internazionale».
Parlando al quotidiano britannico
«The Guardian», il dottor White ha aggiunto: «Stiamo anche scoprendo sempre più che la ricchezza della biodiversità di un ambiente sembra essere importante. Abbiamo tenuto traccia di 4 500 visite di persone dallo stesso sondaggio e ciò che è emerso è che se luogo era una zona di straordinaria bellezza naturale, un sito di particolare interesse scientifico o un posto analogamente rilevante, si è registrata una maggiore riduzione dello stress».
Nella rivista, gli autori concludono affermando che le loro scoperte sono «un importante punto di partenza per iniziare a discutere di raccomandazioni semplici e basate sull’evidenza in merito alla quantità di tempo trascorso in ambienti naturali, che potrebbe portare a una significativa promozione della salute e del benessere».