La principale rivista accademica «Nature» pubblica il suo elenco annuale delle 10 persone che hanno influenzato la scienza in modo positivo o negativo.
La prestigiosa rivista ha pubblicato un elenco di persone che «potrebbero aver realizzato scoperte straordinarie, attratto l’attenzione su questioni cruciali o persino ottenuto notorietà per azioni controverse». La rivista aggiunge: «Sebbene non si tratti di un premio o di una classifica», l’elenco «evidenzia le persone che hanno avuto un ruolo in alcuni dei momenti della scienza più significativi dell’anno».
Ricardo Galvão è un fisico di 72 anni, capo del National Institute for Space Research in Brasile. Il rapporto del suo team sulla deforestazione in Amazzonia ha fatto arrabbiare il presidente Jair Bolsonaro. Il fisico è stato poco dopo licenziato, per essere poi reintegrato. Oggi è visto come un eroe e un sostenitore della scienza.
Victoria Kaspi, astrofisica della McGill University in Canada, ha contribuito a realizzare il Canadian Hydrogen Intensity Mapping Experiment, uno dei migliori telescopi al mondo. Questo nuovo radiotelescopio rivoluzionario è alla ricerca di misteriosi impulsi radio veloci: millesimi di secondo di segnali radio intensi e inspiegabili che appaiono in tutto il cielo.
Nenad Sestan, neuroscienziato presso la Yale School of Medicine di New Haven, nel Connecticut, ha guidato un gruppo di ricerca nella rianimazione delle cellule cerebrali in suini morti. La scoperta ha sfidato le definizioni di vita e di morte e ha ricevuto una copertura della stampa poco entusiasta, a volte persino sensazionalista.
Sandra Díaz, ecologa presso l’Università Nazionale Argentina di Córdoba, ha contribuito a preparare lo studio più approfondito di sempre sulla biodiversità del mondo. Il messaggio era chiaro: 1 milione di specie si estinguerà per colpa dell’uomo ed è necessaria un’azione drastica per invertire la rotta.
Jean-Jacques Muyembe Tamfum, co-scopritore dell’Ebola, sta guidando gli sforzi del Congo per combattere la più pericolosa epidemia di sempre che, dalla metà del 2018, ha provocato oltre 2 200 vittime. Le sue ricerche e sperimentazioni cliniche hanno contribuito a ridurre i nuovi casi di Ebola.
Yohannes Haile-Selassie, paleoantropologo presso il Cleveland Museum of Natural History in Ohio, nel 2016, in un deserto etiope, ha scoperto un cranio di 3,8 milioni di anni appartenente all’antenato più antico dell’umanità. I risultati sul ritrovamento sono stati presentati nel 2019, offrendo importanti indizi sull’evoluzione umana.
Wendy Rogers, bioeticista presso la Macquarie University di Sydney, ha diretto uno studio che sostiene che i documenti che riportano la ricerca sui destinatari di trapianti cinesi non sono conformi agli standard etici globali in quanto utilizzano ricerche che riguardano organi che potrebbero essere stati raccolti da prigionieri cinesi giustiziati. Sono seguite ritrattazioni dei rapporti sui trapianti di massa, che hanno portato alla ribalta la triste realtà della raccolta di organi umani.
Hongkui Deng, scienziato cinese della Peking University a Pechino, ha dimostrato che l’editing genomico con il sistema CRISPR (Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats, brevi ripetizioni palindrome aggregate regolarmente distanziate) può essere utilizzato senza danni nei soggetti adulti con HIV. La tecnologia del sistema CRISPR ha il potenziale per correggere le mutazioni in posizioni precise del genoma umano nel trattamento delle cause genetiche della malattia. Gli studi hanno dimostrato come l’editing genomico con il sistema CRISPR possa produrre una scorta potenzialmente illimitata di cellule immunitarie resistenti all’infezione da HIV.
John Martinis, fisico e scienziato capo di Google per l’hardware quantico, ha guidato una svolta nel campo della ricerca informatica, utilizzando un computer quantico per risolvere in pochi minuti un problema complesso che richiederebbe migliaia di anni anche per il più potente supercomputer di oggi.
Greta Thunberg è un’attivista ambientale per i cambiamenti climatici la cui campagna ha galvanizzato milioni di persone in tutto il mondo ad agire su quella che lei definisce una crisi climatica. Il suo attivismo globale ha ispirato tutti, dagli scienziati ai politici. Ancora più importante, è riuscita a mobilitare i giovani, responsabilizzandoli a salvare il pianeta.