Un’università del Regno Unito è alla ricerca di volontari per scovare pianeti oltre il sistema solare.
Gli esopianeti sono pianeti che orbitano attorno alle stelle al di fuori del sistema solare. Dagli anni novanta sono stati scoperti oltre 4 800 esopianeti e, quasi ogni 27 mesi, il numero di quelli conosciuti raddoppia. Ne esistono diverse migliaia in più nell’universo che occorre esaminare più approfonditamente per confermare che siano in effetti esopianeti. L’Agenzia spaziale europea ha lanciato uno dei suoi satelliti dedicati agli esopianeti nell’ambito della sua missione di scoperta.
Vi appassiona l’astronomia o semplicemente considerate fantastica l’idea di aiutare gli scienziati a individuare nuovi esopianeti? Allora fate proprio al caso dei ricercatori della Queen’s University di Belfast, nel Regno Unito. Questa istituzione scolastica figura tra le nove diverse università e osservatori coinvolti nel progetto Planet Hunters Next-Generation Transit Survey (NGTS). Nel corso degli ultimi cinque anni, hanno raccolto materiale video da passare al vaglio che mostra le stelle di altri sistemi solari. L’osservatorio del Paranal, situato in Cile e appartenente all’Osservatorio australe europeo, sta raccogliendo materiale video da 12 telescopi robotici.Un software controlla questo materiale video per rilevare possibili esopianeti. Sebbene i computer svolgano molto bene il proprio lavoro, il gruppo di NGTS ritiene che nel materiale video siano presenti alcuni pianeti non individuati dagli algoritmi, ed è qui che serve il vostro contributo.
«È davvero entusiasmante riuscire a coinvolgere il pubblico nella nostra ricerca di pianeti che ruotano attorno ad altre stelle», ha commentato il prof. Peter Wheatley, responsabile di NGTS nonché astrofisico dell’Università di Warwick, nel Regno Unito, in un comunicato stampa. «Controlliamo i telescopi di NGTS dall’Università di Warwick, luogo in cui elaboriamo tutti i dati, ma abbiamo quasi la certezza che ai nostri programmi informatici stiano sfuggendo alcuni pianeti. È possibile che si tratti dei segnali più insoliti e quindi, probabilmente, di alcuni dei pianeti a suscitare maggiore interesse. Gli esseri umani si confermano ancora più intelligenti delle macchine, e non vedo l’ora di vedere quello che porteranno alla luce i nostri volontari.»
«Ogni dieci secondi, i telescopi di NGTS catturano la luce proveniente da migliaia di stelle nel firmamento, cercando di scorgere la firma distintiva del transito di un esopianeta», ha spiegato la dott.ssa Meg Schwamb, astronoma presso la Queen’s University di Belfast. «La maggior parte degli elementi rilevati dai computer non è riconducibile agli esopianeti, ma una piccola manciata di questi candidati costituisce nuove e autentiche scoperte di pianeti.»Non ci sono moduli da compilare o tasse da pagare: ogni persona può esplorare i dati, iniziare a mettersi alla ricerca di esopianeti e fornire sostegno nell’analisi dei migliori pianeti candidati individuati sul sito web. Basta andare sul sito e unirsi ai quasi 3 000 volontari già coinvolti nella caccia agli esopianeti.
Qui troverete alcuni grafici di letture della luce prese dalle stelle, denominate curve di luce piegate, ovvero misurazioni che mostrano la luminosità di una stella nel corso del tempo. È necessario classificare questi grafici e distinguere le forme che esibiscono. Volontari ed esperti eseguiranno un controllo incrociato delle vostre scoperte. Non preoccupatevi, avrete a disposizione un sacco di aiuto sul sito per compiere i primi passi.
Potreste essere voi i primi tra i cittadini scienziati a trovare un esopianeta ancora sconosciuto.