Un sistema diagnostico all’avanguardia limita la diffusione di malattie nei moderni sistemi di produzione animale utilizzando biosensori fotonici, promuovendo la sicurezza degli animali e degli alimenti.
Farmaci e vaccini efficaci combattono con successo le malattie nel bestiame. Tuttavia, una diagnosi tempestiva e contromisure più affidabili contro eventuali focolai di malattie infettive sono fondamentali per limitare gravi conseguenze. L’aumento dell’impatto delle malattie degli animali minaccia la sussistenza delle popolazioni vulnerabili e aumenta i prezzi degli alimenti, ampliando le disuguaglianze.
«Il rilevamento precoce è la chiave per poter intervenire e salvare il maggior numero possibile di animali,» commenta Alessandro Giusti, direttore di ricerca e sviluppo presso Cyprus Research & Innovation Center Ltd (CyRIC), l’azienda che coordina il progetto SWINOSTICS, finanziato dall’UE. «Così facendo, sarà possibile mantenere bassi i costi di produzione, con un conseguente miglioramento dei prezzi per i consumatori.»Attualmente, tra lo scoppio del focolaio di una malattia e la conferma dell’infezione da parte del laboratorio possono trascorrere diverse settimane. Ciò sottolinea l’urgente necessità di unità diagnostiche portatili, accurate e di facile utilizzo per praticare test diretti presso gli allevamenti.
Il sistema diagnostico mobile di SWINOSTICS si basa su tecnologie di biorilevamento e fotoniche che rilevano in modo affidabile e rapido le malattie virali dei suini in pochi minuti. Questa innovazione per la diagnosi sul campo è fondamentale per prevenire l’ulteriore diffusione di malattie negli allevamenti di tali animali.
Poiché il dispositivo è modulare, in futuro sarà possibile integrarlo con aggiornamenti per aumentarne la capacità. La soluzione è inoltre compatibile con sensori progettati per rilevare qualsiasi tipo di virus.Lo strumento SWINOSTICS rileva sei virus emergenti ed endemici: il virus della peste suina africana, il virus della sindrome riproduttiva e respiratoria dei suini, il parvovirus suino, il circovirus suino di tipo 2, il virus della peste suina classica e il virus dell’influenza suina, una serie di virus che causa epidemie negli allevamenti di suini in tutta Europa.
Il dispositivo offre diversi vantaggi: in meno di 45 minuti, fornisce risultati per 4 campioni di fluidi orali contemporaneamente, nonché per altri tipi di campioni quali sangue, feci e tamponi nasali. L’uso di campioni di fluidi orali semplifica la raccolta dei campioni, riducendo al minimo i tempi di analisi. Inoltre, il rapido tempo di elaborazione, insieme all’analisi simultanea dei campioni, riduce i costi e aumenta l’efficienza.
I veterinari o gli allevatori qualificati si collegano allo strumento diagnostico del progetto tramite un’app per dispositivi mobili; per elaborare dati più dettagliati, sono anche disponibili un’interfaccia e una piattaforma avanzate su cloud, particolarmente utili per ricercatori, organizzazioni di normazione e autorità.I biosensori costituiti da un circuito fotonico integrato (PIC, Photonic Integrated Circuit) sono un componente fondamentale del dispositivo. Infatti, la superficie del PIC contiene anticorpi contro i virus suini di interesse: quando un campione contenente un virus viene passato sui sensori, tale virus si lega agli anticorpi e la sua presenza o assenza viene rilevata dal dispositivo. Per di più, i biosensori possono essere riutilizzati almeno 10 volte, il che li rende ancora più convenienti.
Sia il dispositivo che i sensori sono facilmente adattabili per rilevare anche altre malattie virali e possono essere utilizzati su altri animali oltre i suini: i partner di SWINOSTICS intendono commercializzare entrambe le modifiche.
Il sistema innovativo cambierà le regole del gioco per veterinari e allevatori, ma potrebbe anche essere sfruttato dalle autorità di controllo alimentare, portando a controlli migliori e a norme aggiornate sulla sicurezza alimentare.
«Il set di strumenti diagnostici sul campo per le malattie dei suini è fondamentale non solo per la sicurezza degli animali e degli alimenti, ma anche per la salute umana in generale», conclude il dottor Giusti. «Ha anche un impatto economico positivo diretto sugli allevamenti di suini e sul settore agroalimentare.»