Cosa sta succedendo alle reti fluviali in prosciugamento? Una nuova applicazione aiuta gli scienziati a scoprirlo.

Un progetto finanziato dall’UE ha lanciato la prima applicazione open-source per smartphone che aiuta gli scienziati a monitorare gli eventi di prosciugamento in fiumi e torrenti in Europa e Sud America.

Una nuova applicazione conferisce ai cittadini il potere di aiutare gli scienziati a conoscere le reti fluviali in prosciugamento. L’applicazione DRYRivERS, sviluppata dal progetto DRYvER, finanziato dall’UE, permette ai cittadini di tracciare una mappa e di segnalare i casi di prosciugamento riscontrati in fiumi e torrenti.

Fiumi e torrenti costituiscono gli ecosistemi più contraddistinti da biodiversità del pianeta; migliorano il benessere umano fornendo alimenti e acqua potabile e contribuendo alla regolazione del clima. Purtroppo, oltre a essere tra i sistemi con maggiore biodiversità, le reti fluviali sono anche le più minacciate dalle attività umane. I cambiamenti climatici e il crescente impiego idrico da parte degli esseri umani stanno comportando il prosciugamento di fiumi e torrenti.

Gli esperti stimano che oltre la metà delle reti fluviali mondiali sia in via di prosciugamento. Nonostante l’aggravarsi di tale situazione, gli scienziati e i responsabili legislativi vi hanno dedicato scarsa attenzione. L’applicazione DRYRivERS fa parte degli sforzi del progetto di elaborare strategie, strumenti e orientamenti volti alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici sulle reti fluviali in prosciugamento, sostenendone i meccanismi di adattamento. Mediante la raccolta, l’analisi e la modellizzazione dei dati provenienti dall’Europa e dal Sud America, i ricercatori intendono creare il primo atlante in tempo reale in assoluto di fiumi e torrenti in prosciugamento.Quindi, quale ruolo svolgono i cittadini in tutto ciò? «Qualsiasi utilizzatore di smartphone a cui piace godersi la natura e le attività all’aria aperta può contribuire documentando le condizioni umide e secche di torrenti e fiumi tramite l’applicazione DRYRivERS», riferisce un articolo pubblicato sul sito web «INRAE». È possibile scaricare l’applicazione da Google Play e sarà persino disponibile nell’App Store non appena sarà ultimata la versione per iOS.

Come spiegato dall’articolo, l’applicazione è open-source e facile da utilizzare: basta che l’utilizzatore condivida la posizione del sito fluviale, ne scatti una foto e fornisca le condizioni idrologiche del fiume, vale a dire: se l’acqua scorre nel canale fluviale, se c’è acqua, ma non scorre ed è piuttosto presente sotto forma di pozze stagnanti separate o se non c’è affatto acqua e il canale è completamente asciutto.

Gli utilizzatori possono stabilire la propria posizione grazie al sistema di posizionamento satellitare del proprio cellulare oppure possono localizzare i punti esistenti sulla mappa. «L’applicazione conserva nella cache tutti i dati necessari quando è in funzione tramite Wi-Fi o Internet mobile; pertanto, non bisogna preoccuparsi se non si dispone di alcuna copertura di rete quando si trova un torrente asciutto», spiega l’articolo. «Dopo avere registrato un nuovo punto, si può semplicemente salvarlo e caricarne le informazioni in seguito appena torna disponibile una connessione di rete.»

I dati raccolti tramite l’applicazione DRYRivERS contribuiranno a migliorare le previsioni scientifiche del modo in cui le attività umane e i cambiamenti climatici condizioneranno gli ecosistemi fluviali in futuro. Il progetto DRYvER (Securing biodiversity, functional integrity and ecosystem services in DRYing rivER networks), della durata di quattro anni, volgerà al termine ad agosto 2024.

Per maggiori informazioni, consultare:

sito web del progetto DRYvER


pubblicato: 2021-12-16
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